
Le decorse circolari dell’agenzia delle entrate, per ciò che attiene al passaggio “naturale” al regime dei forfettari, hanno precisato quanto segue.
L’IVA sui beni strumentali si restituisce per le quote non ancora ammortizzate secondo un ordinario piano di ammortamento quinquennale, quindi del 20% annuo.
Cioè, se nel 2017 ho acquistato un bene strumentale dal costo di 10.000,00 euro, avrò detratto iva per euro 2.200,00 nel 2017, al 31/12/2018 devo restituire n. tre quote
Infatti:
- Quota 2017 IVA 2200 / 5 euro 440 mi spetta poiché sono in regime IVA normale.
- Quota 2018 IVA 2200/ 5 euro 440 mi spetta poiché sono in regime IVA normale.
La differenza – inerente gli esercizi 2019, 2020 e 2021, in forfettaria, non mi spetta e dovrò restituire euro 1.320,00 (2.200 – 440×2), in quanto in questi tre anni svolgerò operazioni attive fuori dal mondo IVA, per le quali, l’IVA sugli acquisti è indetraibile.
Si tratta dell’applicazione del fondamentale criterio dell’inerenza cui accede la disciplina IVA.
Ha una sua fondata ed insospettabile logica, per cui non credo che le circolari del rinnovato regime forfettario potranno variare.
D’altronde, il regime forfettario attuale, altro non è che un ampliamento di quello preesistente. dubito anche che le circolari prossime se ne occuperanno.
Lo stesso dicasi per le rimanenze di merci al 31/12/2018, acquistate con diritto alla detrazione IVA, ma che saranno vendute fuori campo IVA dal contribuente passato in regime forfettario.
Se al 31/12/2018 ho rimanenze di merci, pari ad euro 10.000,00, acquistate ad aliquota media del 20%, devo restituire l’IVA per euro 2.000,00.
Pertanto nella prossima dichiarazione IVA – anno 2018 – in scadenza per il 30/04/2019, devo indicare anche queste rimanenze che, peraltro, sicuramente dovrò rivedere in sede di applicazione degli studi di settore o ISA quando farò la dichiarazione dei redditi a giugno/luglio prossimi.
Trattasi di spunti di analisi, da sviluppare caso per caso, in sede di valutazione del passaggio al regime forfettario come ampliato dalla legge di bilancio per il 2019 n. 145/2018.