Passaggio al forfettario: restituzione IVA su beni strumentali e rimanenze merci

Le decorse circolari dell’agenzia delle entrate, per ciò che attiene al passaggio “naturale”  al regime dei forfettari,  hanno precisato quanto segue. L’IVA sui beni strumentali si restituisce per le quote non ancora ammortizzate secondo un ordinario piano di ammortamento quinquennale, quindi  del 20% annuo. Cioè,  se nel 2017 ho acquistato un bene strumentale dal costo…

SENTENZA CORTE DI CASSAZIONE N. 26842/2014

La sentenza in oggetto ha chiarito che le rinunce dei crediti   che i soci vantano nei confronti della società costituiscono  redditi  per i soci, per cui (addirittura)  la società dovrebbe applicare la ritenuta d’acconto.

Tali rinunce rafforzano il capitale aziendale ed aumentano il valore della quota sociale posseduta dai singoli soci.

In effetti, il socio realizza un “incasso giuridico”  del credito.

La competenza è radicata all’esercizio in cui l’obbligazione è estinta, quindi alla data della rinuncia.

Attenzione a menzionare gli atti di RICONOSCIMENTO (o ricognizione)  dei DEBITI  in occasione della domanda giudiziale di DECRETO INGIUNTIVO.
L’Agenzia, oltre a tassare il decreto ingiuntivo, potrebbe tassare anche l’atto in esso enunciato.
Le due sentenze in oggetto conducono ad opposte soluzioni.
La Sentenza n. 24804 esclude la tassabilità dell’atto ricognitivo, che considera esclusivamente come atto  presupposto-probatorio processuale,  anche  perché il rapporto obbligatorio originario era stato assoggettato ad IVA, per cui ha anche inteso operare la iuris regula dell’alternanza  IVA/Registro,  ex art. 40/131.